un cerchio nel centro della cittadella di Giffoni_

INSTALLAZIONE MONUMENTO INTERATTIVA
​A CURA DI ALESSANDRO CAPASSO

Nel 2015 partecipo al Giffoni Film Festival ​con un lavoro sul cinema del reale intitolato “Entra Nel Cerchio!”  ​Un’istallazione monumento di forma circolare che è capace di "catturare" in tempo reale suoni e immagini dalla cittadella del cinema, luogo nevralgico del Giffoni Film Festival. Un Cerchio Rosso del diametro di 2m in grado di registrare in audio e in video chiunque lo attraversi.

La struttura del cerchio è completamente realizzata in cartone riciclato in collaborazione con Sabox e Forma Aperta che ne curano la produzione. Formaperta produce secondo i più avanzati princìpi di ecodesign rispettando ambiente e persone. Dal macero campano a prodotti a basso impatto in cartone ondulato, la circolarità e la sostenibilità sono da sempre il loro principale obiettivo.

L'installazione è un perfetto esempio di come la tecnologia e la creatività possano unirsi in un'opera straordinaria e affascinante. La sua bellezza risiede nella possibilità di catturare e condividere le emozioni e le impressioni delle persone in un modo unico e coinvolgente.
I partecipanti, o meglio i "coraggiosi" che attraversano il cerchio, possono esprimere se stessi in modo autentico e spontaneo in un luogo non luogo che stimola la loro creatività e li incoraggia a condividere le proprie reazioni ai film e agli eventi del festival.
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E' questo atto di espressione personale che è in sé l'esperienza di bellezza, che il cerchio vuole scatenare e promuovere. Un modo per celebrare la bellezza dell'espressione umana autentica e la potenza della tecnologia nel rendere questa espressione accessibile a un pubblico più ampio. 

Avevo progettato questa enorme struttura a forma di Cerchio. per metterla nelle piazze, come un monumento, e registrare la reazione delle persone. Alla fine, non è finito nella piazza di una città, ma nella piazza di una “Cittadella”, la Cittadella del Cinema di Giffoni.

​Ho scelto il cerchio per la sua capacità di contenere e per l’equidistanza geometrica da un epicentro comune, l’arte. ​Mi piace pensare che un festival come Giffoni sia come il mi Cerchio, capace di tenere tutti insieme, per mano, come un girotondo, e tutti equamente vicini e distanti dalla passione comune per il mezzo cinematografico. Partecipare al Giffoni film festival è stata una cosa piacevolmente strana, per me, perché mi ha costretto ad uscire dalla mia abitudine di lavoro. Normalmente lavoro nello spazio confortevole del mio studio, e lì, per ovvie ragioni, non era possibile. Farsi trascinare fuori dalle proprie consuetudini, è una delle sfide cui un artista non deve mai sottrarsi, e credo che sia stata questa la molla che mi ha spinto a prendere parte a questo progetto.

"Solitamente, l’artista, si fonde con il mezzo che sceglie di usare e filtra, creando un distacco, se stesso con le emozioni che cerca di veicolare. Il palcoscenico, la penna, la camera, sono questo filtro. C’è un ragionamento, una suggestione, un innamoramento, alle spalle di una creazione, in questo caso tutto avveniva in presa diretta, non avevamo molto tempo per pensare, per scegliere le persone da coinvolgere; subivamo, per certi versi, il corso degli eventi ed eravamo costretti ad adeguarci, a cambiare la linea guida, il canovaccio che avevamo immaginato per la giornata. Questa è stata la sfida più impegnativa. Siamo stati coinvolti in una corsa folle per cogliere l’attimo di bellezza nel momento in cui ci si poneva di fronte. Per certi versi, il nostro, è stato un lavoro di caccia grossa: lunghe attese che succedesse qualcosa, interrotte dalla frenetica azione per catturare quel momento. Passavamo l’intera giornata a girare e tutta la notte a montare. Abbiamo creato uno studio di fortuna. Abbiamo vissuto insieme per tutto il tempo, e abbiamo scoperto il piacere di condividere le nostre vite, non solo il nostro sogno comune di fare arte. Non era scontato. Per questo possiamo dire che l’esperienza del Festival ci ha rafforzati, ci ha regalato ricordi comuni, parti di vissuto che abbiamo condiviso, cementificando l’appartenenza al nostro progetto collettivo. Abbiamo posto, ogni giorno, a ragazzi di tutte le età, un quesito che credevamo fosse importante. 
Domande come “quale film ti ha cambiato la vita…” o “se il cinema è in grado di cambiare il Mondo… 
​Con nostra sorpresa si sono lasciati coinvolgere, e molti avevano davvero delle cose interessanti da dire. Noi stessi non sappiamo se saremmo stati altrettanto pronti, ugualmente originali e spontanei. Forse perché i ragazzi hanno poco peso sulle spalle e molta vita davanti, e il futuro è sempre molto più pronto, di quanto, con l’orecchio teso verso il passato, gli adulti siano disposti ad immaginare.

​Pierangelo Consoli
Team Collettivo Cerchi
​Entra nel Cerchio ! Giffoni 2015